TRINITAPOLI

venerdì 27 gennaio 2012

Piano Casa: in arrivo agevolazioni ed incentivi per l’edilizia libera



TRINITAPOLI - «Il nostro più grande impegno, così come riportato nelle linee programmatiche di mandato, considera la società nel suo complesso e mira a governare il cambiamento, “la rinascita”, anticipando le nuove esigenze e i nuovi modi del vivere civile. Questa volontà può trovare, a pieno titolo, la sua prima definizione ed articolazione nel cosiddetto “Piano Casa - Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 10 del 26 gennaio 2012.
Il “Piano Casa” è stato predisposto per agevolare ed incentivare la cosiddetta “edilizia libera”, che prevede e consente ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni degli edifici prettamente residenziali per cui i beneficiari sono i proprietari di quegli immobili le cui caratteristiche si prestano all’applicazione del provvedimento. In questo caso le facilitazioni si concretizzano in incentivi di ordine fiscale e bonus volumetrici.
È noto ed evidente che alla base del provvedimento approvato “Piano Casa” esiste la volontà di contrastare la crisi economica contingente mediante misure volte a favorire il riavvio in tempi brevi dell’attività edilizia anche con l’introduzione di forme semplificate e più celeri per l’attuazione degli interventi edilizi previsti, ovvero prevedere il ricorso generalizzato all’istituzione della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) in caso di ampliamento o del Permesso di costruire nel caso di demolizione e ricostruzione.
Esaminiamo i contenuti del Provvedimento approvato. Esso disciplina fondamentalmente due tipi di intervento:
Interventi straordinari di ampliamento;
Interventi straordinari di demolizione e ricostruzione.


Interventi straordinari di ampliamento
Sono consentiti interventi di ampliamento solo per edifici di tipo residenziale che siano esistenti e regolarmente accatastati. Ciò vale per i volumi legittimamente realizzati. Le volumetrie per le quali sia stata rilasciato il titolo in sanatoria sono computate ai fini della determinazione della volumetria complessiva esistente. Nel caso in cui la sanatoria sia stata rilasciata per ampliamenti di volumetria preesistente, la volumetria sanata deve essere detratta nel computo dell’ampliamento, salvo che le volumetrie oggetto di sanatoria riguardino mere variazioni di destinazione d’uso. Gli ampliamenti possono essere realizzati in contiguità fisica rispetto al fabbricato esistente anche in sopraelevazione, rimanendo salva la possibilità di avvalersi dell’aumento volumetrico spettante ad altra unità immobiliare, purché ricompresa nel medesimo edificio. Gli ampliamenti possono essere realizzati nel rispetto delle distanze minime ed altezze massime previste dallo strumento urbanistico ovvero previste dal DM 1444/68 e inoltre essi devono rispettare le norme sul rendimento energetico Dlgs 192/05. La verifica strutturale deve essere riferita all’intero edificio. Non è ammesso il mutamento di destinazione d’uso. L’aumento volumetrico è consentito fino al 20% della volumetria complessiva per non oltre 200 mc.


Interveti straordinari di demolizione e ricostruzione
Anche in questo caso gli interventi consentiti sono solo per tipologie prevalentemente residenziali su edifici esistenti e regolarmente accatastati destinati a residenza almeno in misura pari al 75%. Sono computabili i volumi legittimamente realizzati e le volumetrie per le quali sia stato rilasciato il titolo in sanatoria. Gli interventi devono essere realizzati nel rispetto delle distanze minime ed altezze massime previste dallo strumento urbanistico ovvero previste dal DM 1444/68. L’edificio ricostruito dovrà acquisire almeno il punteggio 2 secondo i criteri di sostenibilità ambientale previsti dalla Legge Regionale n. 13 del 2008 (Norme per l’abitare sostenibile) “Protocollo Itaca”. Non è ammesso il mutamento di destinazione d’uso. L’aumento volumetrico è consentito fino al 35% della volumetria complessiva per non oltre 350 mc. Tutti gli interventi di ampliamento o di demolizione e ricostruzione sono realizzabili solo se la S.C.I.A. o l’istanza per il rilascio del permesso di costruire risultano presentate e complete in ogni loro elemento entro il 31/12/2012.


Limitazioni e Premialità
Nella delibera di Consiglio comunale approvata all’unanimità dei presenti nella seduta del 26/01/2012 sono state introdotte alcune limitazioni di carattere urbanistico ed ulteriori premialità di carattere economico.


Limitazioni di carattere urbanistico
In caso di ampliamento in sopraelevazione devono essere rispettati gli eventuali arretramenti, con esclusione degli eventuali bow windows, di mt. 3,00 dalla proiezione a terra del fabbricato per le strade inferiori a mt. 6,00, di mt. 2,00 per le strade da mt. 6,00 a mt. 8,00 e direttamente a filo fabbricato per le strade superiori a mt. 8,00. Non è consentita la sopraelevazione oltre il terzo piano fuori terra. Tanto è scaturito sia dalle limitazioni dello strumento urbanistico vigente che dalla necessità di un buon soleggiamento della strada.


Premialità di carattere economico
Per tutti gli interventi di cui al presente “Piano Casa” è stata prevista la riduzione del 25% degli oneri di urbanizzazione per gli edifici che a seguito dell’intervento raggiungano la classe B energetica e la riduzione del 40% degli oneri di urbanizzazione per gli edifici che a seguito dell’intervento raggiungano la classe A energetica, secondo la normativa di classificazione energetica degli edifici di cui al Dlgs n. 192/2005 e successive modificazioni ed integrazioni. Per tutti gli interventi sulla prima casa è stato previsto un ulteriore incentivo economico: la riduzione del 10% degli oneri di urbanizzazione per tutti o la riduzione del 30% degli oneri di urbanizzazione nel caso almeno uno dei proprietari abbia una età inferiore ai 35 anni. Questo incentivo è cumulabile con gli altri incentivi precedenti. Questi provvedimenti presi dall’Amministrazione hanno l’obiettivo di migliorare l’abitare sostenibile e, in un momento di crisi economica generalizzata, migliorare la qualità dell’ambiente urbano di Trinitapoli attraverso un risparmio energetico che riduca l’emissione di CO2 in atmosfera ed incentivare i cittadini ed i giovani ad investire per la sistemazione della prima casa. Questi interventi, coordinati con l’ufficio tecnico comunale, potranno determinare la cosiddetta “Rigenerazione Urbana diffusa”.»

Ing. GIUSTINO TEDESCO (Assessore ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica)

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