TRINITAPOLI - Sulla questione legata al mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali è intervenuto il presidente della commissione affari generali, Ludovico Peschechera, per fare un po’ di chiarezza rispetto alle accuse mosse negli ultimi giorni. “È falso che l’amministrazione comunale non sta facendo nulla per garantire il pagamento delle maestranze - ha esordito Peschechera -. Per riuscire a garantire il pagamento degli stipendi l’amministrazione comunale ha attivato una prima anticipazione di tesoreria pari a 650mila euro (sostituzione Imu Prima casa), poi una seconda di 1.200.000 euro (passaggio dai 3/12 ai 5/12 così come previsto dal d.l. 35/2013), tutto questo ha implicato assunzioni di responsabilità politica a tutela dei dipendenti e dell’intera macchina amministrativa”.
Il perché del mancato pagamento degli stipendi sta nell’operazione verità fatta a fine giugno sui fondi vincolati. “Se i dipendenti ancora oggi non percepiscono gli stipendi è perché l’amministrazione di Feo ha voluto ripristinare la legittimità all’interno dell’ente, dopo anni in cui si sono utilizzati soldi delle imprese e degli operai per la spesa corrente - ha proseguito il presidente Peschechera -. Una volta scoperta l’entità dei fondi vincolati in maniera precisa, e questo è avvenuto soltanto nel mese di giugno 2013, si è obbligato gli uffici a ripristinare la legittimità. L’intervento dell’amministrazione comunale, pertanto, oltre alla legittimità ripristinerà i fondi vincolati, l’anticipazione di cassa, l’equilibrio di bilancio e consentirà per il futuro, finalmente bilanci in grado di sostenere tutti i costi della macchina amministrativa. Non va trascurato che i trasferimenti statali nel giro di due anni sono passati da quasi 3milioni 800mila euro a meno di un milione e ottocentomila euro, che addirittura il trasferimento statale per quest’anno non è ancora arrivato”.
Il vicepresidente del consiglio Peschechera vuole gettare acqua sul fuoco rispetto al clima irrespirabile che si sta creando attorno alla questione. “Va apprezzato il garbo e la compostezza con la quale i dipendenti comunali stanno affrontando questa gravissima situazione, così come va deprecato il comportamento dei soliti sciacalli che istigano i dipendenti e i cittadini alla violenza al sol fine di far sciogliere il consiglio comunale non considerando che questi comportamenti in momenti così difficili, sono altamente pericolosi per la tenuta sociale e per la sicurezza che rivestono queste cariche istituzionali”.
Ufficio Stampa Comune di Trinitapoli
Il perché del mancato pagamento degli stipendi sta nell’operazione verità fatta a fine giugno sui fondi vincolati. “Se i dipendenti ancora oggi non percepiscono gli stipendi è perché l’amministrazione di Feo ha voluto ripristinare la legittimità all’interno dell’ente, dopo anni in cui si sono utilizzati soldi delle imprese e degli operai per la spesa corrente - ha proseguito il presidente Peschechera -. Una volta scoperta l’entità dei fondi vincolati in maniera precisa, e questo è avvenuto soltanto nel mese di giugno 2013, si è obbligato gli uffici a ripristinare la legittimità. L’intervento dell’amministrazione comunale, pertanto, oltre alla legittimità ripristinerà i fondi vincolati, l’anticipazione di cassa, l’equilibrio di bilancio e consentirà per il futuro, finalmente bilanci in grado di sostenere tutti i costi della macchina amministrativa. Non va trascurato che i trasferimenti statali nel giro di due anni sono passati da quasi 3milioni 800mila euro a meno di un milione e ottocentomila euro, che addirittura il trasferimento statale per quest’anno non è ancora arrivato”.
Il vicepresidente del consiglio Peschechera vuole gettare acqua sul fuoco rispetto al clima irrespirabile che si sta creando attorno alla questione. “Va apprezzato il garbo e la compostezza con la quale i dipendenti comunali stanno affrontando questa gravissima situazione, così come va deprecato il comportamento dei soliti sciacalli che istigano i dipendenti e i cittadini alla violenza al sol fine di far sciogliere il consiglio comunale non considerando che questi comportamenti in momenti così difficili, sono altamente pericolosi per la tenuta sociale e per la sicurezza che rivestono queste cariche istituzionali”.
Ufficio Stampa Comune di Trinitapoli