TRINITAPOLI - Rompe il silenzio l’assessore alla cultura del comune di Trinitapoli, Eugenio di Fidio, e torna a parlare del Museo e del bando pubblicato a febbraio e andato deserto.
“C’è un attaccamento morboso rispetto a questa problematica - ha esordito l’assessore di Fidio -. L’intenzione dell’amministrazione comunale di Trinitapoli è chiaramente e inequivocabilmente quella di aprire il Museo, che la nostra amministrazione ha completato, e il parco degli Ipogei. Su questo non vi è alcun dubbio. Il Museo è chiuso da sempre, la gestione del Parco degli Ipogei precedente alla nostra amministrazione non ha lasciato il segno, altrimenti la struttura sarebbe lì ancora aperta. La demagogia, i giochi dialettici con cui si sta facendo un caso di stato per il bando andato deserto, è chiaramente un’esagerazione e una strumentalizzazione. C’è un interesse morboso per queste strutture che non riusciamo a spiegarci. Il nostro indirizzo politico dato ai dirigenti è stato chiaramente quello di seguire le linee della soprintendenza per aprire il museo e allo stesso tempo provare ad affidarlo a costo zero per il comune in un chiaro momento di difficoltà economica”.
Il bando pubblicato a febbraio per la seconda volta è andato deserto, tutto questo aveva scatenato le critiche da parte della minoranza, rispetto alla gestione della situazione e al mancato coinvolgimento del consiglio comunale.
“Il muro contro muro con la soprintendenza degli anni precedenti alla nostra amministrazione non aveva portato a nulla - ha proseguito l’assessore di Fidio -, non si poteva continuare così. Il museo è stato completato anche grazie all’ottima interazione avuta con la Soprintendenza, siamo davvero al traguardo e vogliamo a tutti i costi tagliarlo per poter dare finalmente al nostro territorio questa struttura. Non c’è arroganza nei nostri atteggiamenti, ma solo la chiara volontà di trovare una soluzione a questa vicenda. Sappiamo di aver scelto la strada più impervia, l’affidamento a costo zero per l’ente ci penalizza. Credo che oggi l’unico obiettivo comune debba essere quello di aprire le due strutture e affidarle a chi possa valorizzarle per favorire quel turismo culturale che darebbe grandi benefici al territorio”.
La polemica innescata dai consiglieri del Partito Democratico non è andata giù all’assessore di Fidio: “In ventiquattro ore ho letto accuse inverosimili sulla questione del museo - ha concluso l’assessore alla cultura -, che scaricavano la colpa completamente su quest’amministrazione della chiusura ultradecennale della struttura. Invece anche le pietre sanno che la situazione è completamente diversa. Poi mi è capitato di leggere un articolo redatto direttamente dal consigliere Piccinino sugli studi che l’Università Foggia e il Davidson College del North Carolina (Usa) faranno sul territorio di Salapia, all’interno del quale non è citato neanche con una parola il protocollo d’intesa sottoscritto dalla nostra giunta a settembre. Questa vi sembra obiettività? È logico che politicamente ognuno gioca la propria partita, ma un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe. Ritengo esagerate ed esasperate le critiche, onestamente spero si possano superare per riuscire a raggiungere l’obiettivo comune dell’apertura del Parco e del Museo degli Ipogei”.
“C’è un attaccamento morboso rispetto a questa problematica - ha esordito l’assessore di Fidio -. L’intenzione dell’amministrazione comunale di Trinitapoli è chiaramente e inequivocabilmente quella di aprire il Museo, che la nostra amministrazione ha completato, e il parco degli Ipogei. Su questo non vi è alcun dubbio. Il Museo è chiuso da sempre, la gestione del Parco degli Ipogei precedente alla nostra amministrazione non ha lasciato il segno, altrimenti la struttura sarebbe lì ancora aperta. La demagogia, i giochi dialettici con cui si sta facendo un caso di stato per il bando andato deserto, è chiaramente un’esagerazione e una strumentalizzazione. C’è un interesse morboso per queste strutture che non riusciamo a spiegarci. Il nostro indirizzo politico dato ai dirigenti è stato chiaramente quello di seguire le linee della soprintendenza per aprire il museo e allo stesso tempo provare ad affidarlo a costo zero per il comune in un chiaro momento di difficoltà economica”.
Il bando pubblicato a febbraio per la seconda volta è andato deserto, tutto questo aveva scatenato le critiche da parte della minoranza, rispetto alla gestione della situazione e al mancato coinvolgimento del consiglio comunale.
“Il muro contro muro con la soprintendenza degli anni precedenti alla nostra amministrazione non aveva portato a nulla - ha proseguito l’assessore di Fidio -, non si poteva continuare così. Il museo è stato completato anche grazie all’ottima interazione avuta con la Soprintendenza, siamo davvero al traguardo e vogliamo a tutti i costi tagliarlo per poter dare finalmente al nostro territorio questa struttura. Non c’è arroganza nei nostri atteggiamenti, ma solo la chiara volontà di trovare una soluzione a questa vicenda. Sappiamo di aver scelto la strada più impervia, l’affidamento a costo zero per l’ente ci penalizza. Credo che oggi l’unico obiettivo comune debba essere quello di aprire le due strutture e affidarle a chi possa valorizzarle per favorire quel turismo culturale che darebbe grandi benefici al territorio”.
La polemica innescata dai consiglieri del Partito Democratico non è andata giù all’assessore di Fidio: “In ventiquattro ore ho letto accuse inverosimili sulla questione del museo - ha concluso l’assessore alla cultura -, che scaricavano la colpa completamente su quest’amministrazione della chiusura ultradecennale della struttura. Invece anche le pietre sanno che la situazione è completamente diversa. Poi mi è capitato di leggere un articolo redatto direttamente dal consigliere Piccinino sugli studi che l’Università Foggia e il Davidson College del North Carolina (Usa) faranno sul territorio di Salapia, all’interno del quale non è citato neanche con una parola il protocollo d’intesa sottoscritto dalla nostra giunta a settembre. Questa vi sembra obiettività? È logico che politicamente ognuno gioca la propria partita, ma un po’ di onestà intellettuale non guasterebbe. Ritengo esagerate ed esasperate le critiche, onestamente spero si possano superare per riuscire a raggiungere l’obiettivo comune dell’apertura del Parco e del Museo degli Ipogei”.
