TRINITAPOLI

martedì 30 settembre 2014

Lavori Unrra-Casas e Piazza Umberto, l’assessore Tedesco replica alle minoranze. Si estende la differenziata





TRINITAPOLI - Lunga e ricca di spunti di riflessione l’intervista che Giustino Tedesco, assessore ai lavori pubblici del Comune di Trinitapoli, ha rilasciato al Corriere dell’Ofanto. Molti i temi toccati: la questione del quartiere Unrra-Casas, oggetto di continue pressioni e critiche da parte della minoranza; la vicenda di piazza Santo Stefano; il nuovo avvio della raccolta differenziata porta a porta, che coprirà finalmente tutto il paese, e alcune indiscrezioni circa la realizzazione di importanti opere pubbliche.

QUARTIERE UNRRA-CASAS - Respinte in blocco le critiche apparse sull’ultimo inserto del giornale locale Il Peperoncino Rosso, all’interno del quale vengono avanzati diversi appunti nei confronti dell’amministrazione di Trinitapoli inerenti il rifacimento del quartiere Unrra-Casas. «Premettiamo che nessuno nega che abitare in un luogo dove è attivo un cantiere non sia fonte di enorme disagio per gli abitanti - ha affermato l’assessore -. È anche vero che questo era purtroppo l’unico modo per arrivare ad una ristrutturazione del quartiere. Nel momento in cui tutto sarà terminato, gli appartamenti saranno più idonei e certamente più salubri per la vita di queste famiglie».

La situazione attuale vede il completamento delle prime due palazzine, mentre altre quattro sono in procinto di essere ultimate. «Quando però vengono dette e scritte delle falsità - ha continuato Tedesco - è opportuno che si pongano delle correzioni. Innanzitutto, ci tengo a chiarire che il Comune di Trinitapoli non c’entra niente con la ristrutturazione dell’immobile, che è invece di competenza dello IACP. Il comune si trova impegnato nel progetto solo per quanto concerne il finanziamento del trascolo degli abitanti, con tutto ciò che ne consegue (il reperimento degli alloggi, il pagamento degli affitti, il trasferimento degli abitanti e di tutti i loro effetti personali). Questa amministrazione ha voluto, per una questione di continuità, rispettare gli accordi presi dalla precedente amministrazione e sottoscritti tramite verbale dall’ex sindaco Di Gennaro, il quale si era assunto il compito di mettere in atto tutte le soluzioni possibili per poter trasferire gli abitanti dalle loro case ad alloggi-parcheggio, che dovevano essere reperiti e pagati dal comune. Inoltre, non capisco su quali dati Antonietta d’Introno (autrice dell’articolo su Il Peperoncino Rosso, ndr) preveda che ci sia la ristrutturazione dei cento appartamenti, dal momento che il progetto finanziato dalle Regione Puglia e che è stato appaltato riguarda quindici palazzine, corrispondenti concretamente a sessanta alloggi; a conti fatti, quindi, rimangono esclusi dal progetto e dalla ristrutturazione quaranta appartamenti da parte dello IACP».

L’assessore Tedesco ha evidenziato anche che il finanziamento non consisteva propriamente in 4.700.000 euro: «Come da progetto, la Regione doveva dare al Comune di Trinitapoli 2.000.000 di euro, ma di questi sono arrivati solo 1.300.000 per la sistemazione delle infrastrutture pubbliche (strade, aiuole, marciapiedi); i restanti 700.000 euro che la Regione doveva dare per la ristrutturazione delle palazzine allo IACP dai fondi FAS non sono mai arrivati; quindi, in fin dei conti lo IACP sta portando avanti la ristrutturazione delle palazzine tramite contributi propri. Vi posso assicurare che stiamo continuamente sollecitando lo IACP, con i mezzi che la democrazia ci mette a disposizione, ma non abbiamo il potere fattivo di accelerare i lavori. Non serve a niente aizzare il popolo contro questa amministrazione, solo perché è di centrodestra e chi scrive è di centrosinistra. Se invece quello che è stato scritto è solo un fatto strumentale, con tutte le inesattezze e gli errori del caso, allora lascia il tempo che trova».

LAVORI PIAZZA UMBERTO I - Altra questione spinosa e materia di reiterate contestazioni è quella riguardante Piazza Umberto I (ex piazza Santo Stefano), definita il “mostro di cemento”. «Come si fa - ha dichiarato Tedesco - a dare giudizi storico-ambientali su una pizza, il cui progetto è stato sottoposto al vaglio della Soprintendenza ai beni culturali e archeologici della Regione Puglia? Il quale ufficio non è stato né clemente né tantomeno superficiale in merito ai lavori che si stavano per intraprendere; ne è testimone il fatto che abbia tenuto in analisi il progetto per ben otto mesi prima di esprimere il proprio parere, entrando anche nel merito dei materiali da utilizzare. Se c’è stato esito positivo, significa che quello che è stato realizzato si inserisce in maniera armoniosa nell’insieme di ciò che lo circonda, sia da un punto di vista storico, sia da un punto di vista ambientale e culturale. È la Soprintendenza, quindi, l’unico ente che ha il diritto di stabilire se un intervento è idoneo o meno, non l’individuo che si erge improvvisamente a storico o a esperto ambientale e archeologico».

La faccenda però, come ha raccontato Tedesco, assume degli sviluppi ben più gravi, perché non si è fermata ad un semplice articolo di giornale. C’è stato, infatti, un componente dell’opposizione che ha presentato ricorso direttamente a Bari, ad Angela Barbanente, assessore regionale alla qualità del territorio e vicepresidente della Regione Puglia, con il rischio di vedere eliminato il finanziamento. L’assessore regionale, tramite l’ufficio parchi, ha affermato comunque che il progetto era conforme al territorio e alle aspettative della location nella quale si interveniva.

«Tutto questo ci fa capire - ha seguitato l’assessore - che probabilmente c’è gente che pur di imporsi dal punto di vista politico calpesta qualsiasi tipo di diritto e tutte le regole del buon vivere. Passare dall’avanzare proprie considerazioni a fare opposizione serrata, a discapito del completamento dell'opera, è davvero inconcepibile, anche perché se il ricorso fatto avesse ottenuto delle conseguenze, il risultato sarebbe stato non quello di arrecare danno all’amministrazione, bensì quello di evitare che un’opera pubblica venisse realizzata, a discapito del paese e dei cittadini. Piazza Santo Stefano è stata completata: è stato già messo al bando il secondo stralcio che vedrà completata tutta la struttura e che vedrà valorizzata quest’area, così come ha inteso fare la Soprintendenza, in modo tale da avere un punto di riferimento e di socializzazione per i trinitapolesi».

RACCOLTA DIFFERENZIATA - Sul tema della raccolta differenziata, che, come è noto, vede la città di Trinitapoli in una situazione alquanto anomala, essendo solo metà paese interessata dal servizio porta a porta, l’assessore ai lavori pubblici ha spiegato: «È chiaro che questa situazione ci metta in difficoltà, perché se c’è un utente che non ha voglia di impegnarsi nella differenziata può gettare liberamente i propri rifiuti nell’indifferenziato. Sebbene già dallo scorso anno abbiamo ottenuto dei buoni risultati, con una percentuale di raccolta differenziata che è passata dal 9,3% ad oltre il 20%, quest’anno siamo riusciti ad estendere il servizio porta a porta a tutto il paese, senza che con ciò si sia verificato un aumento dei costi. Questa situazione, che partirà da ottobre, si spera possa metterci nelle condizioni di raggiungere alla fine di quest’anno il 65% di raccolta differenziata, così come prevede la normativa regionale. Come amministrazione, noi faremo quello che sarà necessario e ovviamente stiamo già mettendo in atto delle riunioni per coinvolgere i cittadini, che devono dare il loro apporto per la buona riuscita di queste operazioni. Quest’anno, avendo raddoppiato la percentuale di rifiuti differenziati raccolti, siamo stati esclusi dall’ecotassa e dobbiamo necessariamente proseguire verso questa direzione. Abbiamo avuto anche il finanziamento per la sistemazione del CCR (Centro Comunale di Raccolta), che sicuramente adesso sarà adibito e ristrutturato in maniera tale da essere più funzionale rispetto al nuovo tipo di servizio e stiamo cercando di candidarci anche all’ottenimento di eventuali finanziamenti regionali, volti al miglioramento del servizio».

OPERE PUBBLICHE - Stanno procedendo per il meglio, intanto, i lavori per completare le opere pubbliche previste nei prossimi mesi: «Stiamo proseguendo la ristrutturazione della scuola dell’infanzia Agazzi, con un investimento di 900.000 per l’efficientamento energetico dell’istituto - ha detto Tedesco -. Il trasferimento delle classi in una struttura provvisoria è avvenuto in maniera veloce e agevole, per il quale siamo stati anche ringraziati dal dirigente scolastico, dai professori e dalle famiglie, perché i locali scelti per ospitare i bambini sono salubri, comodi e forniti di tutti i comfort adatti alla loro età. Abbiamo anche iniziato il percorso per l’appaltamento dell’efficientamento energetico della scuola primaria Don Milani; abbiamo altresì appaltato la rigenerazione urbana della pinetina di via Libertà, dove i lavori inizieranno a breve. Infine, abbiamo anche messo in atto l’appalto per il completamento dell’asilo nido, sia attraverso il GAL DaunOfantino, grazie ad un finanziamento del PSR, sia attraverso la donazione di un cittadino, che ha dichiarato la propria disponibilità a finanziare con una somma di 70.000 euro il rifacimento della parte esterna della struttura. Posso già anticipare - ha concluso l’assessore - che l’asilo nido, proprio a fronte dei tempi previsti dal bando, sarà completato entro dicembre 2014, perché le somme previste comprendono anche un anno di gestione, cosa molto importante, visto che per l’avviamento ci sono sempre difficoltà. Poter usufruire di finanziamenti in conto capitale, quindi, diventa determinante».


Stampa PDF