TRINITAPOLI - Firmato il disciplinare per l’avvio dei lavori di realizzazione di una struttura comunitaria a ciclo continuativo per minori a Trinitapoli. Lo scorso 30 gennaio 2015 il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, ha sottoscritto a Bari l’avvio dei lavori di realizzazione della struttura nell’area dell’ex macello comunale.
Due giorni prima, si era conclusa con esito positivo l’istruttoria regionale per il progetto “Comunità educativa per minori”, per un importo di 697.581,62 euro di fondi Fsc 2007-2013 messi a disposizione dall’Area per le Politiche della salute. Il piano era stato presentato dal Comune casalino alla Regione Puglia tra gli investimenti previsti nell’Ambito territoriale di Margherita di Savoia.
Il progetto ha come finalità il recupero dell’edificio, che sarà interessato da una risistemazione degli spazi interni, e parzialmente anche di quelli esterni, dal rifacimento degli impianti in modo da adempiere alle esigenze che scaturiscono dalla nuova destinazione d’uso e da promuovere la innovazione tecnologica e la maggiore dotazione infrastrutturale necessarie per la crescita qualitativa, la distribuzione capillare, la piena accessibilità e l’implementazione di protocolli innovativi di cura. “È uno dei progetti che la nostra amministrazione ha portato avanti dal suo insediamento - commenta il sindaco di Feo -. Un’altra opera che sarà completata per dare una struttura per minori alla nostra città e all’intero circondario. Da un lato si valorizza il patrimonio, dall’altro consegneremo una struttura nuova e all’avanguardia per l’assistenza ai minori”.
A spiegare le caratteristiche del progetto approvato dalla Regione Puglia l’assessore ai lavori pubblici Giustino Tedesco. “La nuova destinazione d’uso, ovvero quella di ‘Struttura comunitaria a ciclo continuativo per minori’, richiede una riprogettazione di quelli che saranno gli spazi da destinare alle varie attività delle quali necessitano gli ospiti, pur non alterando sostanzialmente la suddivisione interna degli edifici - spiega Tedesco -. Si tratta di una struttura del tipo educativo-residenziale nella quale convive un gruppo ristretto di minori, compreso tra i dieci e i dodici ospiti, guidati dalla presenza di educatori che fungono da adulti di riferimento”.
All’interno di questa comunità sarà assicurata l’accoglienza e la cura dei minori, il loro inserimento in attività educative e di partecipazione alla vita quotidiana. “L’idea principale è quella di creare una forte comunicazioni tra gli spazi, sia interni che esterni e a questo scopo bene si adatta la morfologia della pianta, fatta soprattutto di ambienti passanti e comunicanti tra di loro - prosegue l’assessore Tedesco -. Anche la pianta centrale dell’intero complesso va incontro all’esigenza di creare una situazione di ‘familiarità’ e non di dispersione, dove, attorno a un nodo principale rappresentato dal cortile centrale, si sviluppano i fabbricati. La comunità educativa assicura accoglienza e cura dei minori, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità ed organizzazione della vita alla stregua di quanto avviene nel normale clima familiare, coinvolgimento dei minori in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana come momento a forte valenza educativa, stesura di progetti educativi individualizzati, gestione delle emergenze, socializzazione e animazione. La comunità deve assicurare il mantenimento, l’educazione, l’istruzione di ogni minore affidato, tenendo conto delle indicazioni della famiglia, del servizio sociale, delle prescrizioni eventualmente stabilite dall’autorità affidante”.
“Questa amministrazione, ancora una volta, è stata in grado di richiamare, a costo zero per le casse comunali, investimenti che vanno nella direzione dello sviluppo e dell’occupazione per il nostro territorio - conclude l’assessore Tedesco -. Infatti, dal punto di vista occupazionale questa struttura sarà in grado di determinare sul territorio almeno dieci posti di lavoro tra educatori ed ausiliari, oltre quelli occupati per i servizi e le manutenzioni”.
Due giorni prima, si era conclusa con esito positivo l’istruttoria regionale per il progetto “Comunità educativa per minori”, per un importo di 697.581,62 euro di fondi Fsc 2007-2013 messi a disposizione dall’Area per le Politiche della salute. Il piano era stato presentato dal Comune casalino alla Regione Puglia tra gli investimenti previsti nell’Ambito territoriale di Margherita di Savoia.
Il progetto ha come finalità il recupero dell’edificio, che sarà interessato da una risistemazione degli spazi interni, e parzialmente anche di quelli esterni, dal rifacimento degli impianti in modo da adempiere alle esigenze che scaturiscono dalla nuova destinazione d’uso e da promuovere la innovazione tecnologica e la maggiore dotazione infrastrutturale necessarie per la crescita qualitativa, la distribuzione capillare, la piena accessibilità e l’implementazione di protocolli innovativi di cura. “È uno dei progetti che la nostra amministrazione ha portato avanti dal suo insediamento - commenta il sindaco di Feo -. Un’altra opera che sarà completata per dare una struttura per minori alla nostra città e all’intero circondario. Da un lato si valorizza il patrimonio, dall’altro consegneremo una struttura nuova e all’avanguardia per l’assistenza ai minori”.
A spiegare le caratteristiche del progetto approvato dalla Regione Puglia l’assessore ai lavori pubblici Giustino Tedesco. “La nuova destinazione d’uso, ovvero quella di ‘Struttura comunitaria a ciclo continuativo per minori’, richiede una riprogettazione di quelli che saranno gli spazi da destinare alle varie attività delle quali necessitano gli ospiti, pur non alterando sostanzialmente la suddivisione interna degli edifici - spiega Tedesco -. Si tratta di una struttura del tipo educativo-residenziale nella quale convive un gruppo ristretto di minori, compreso tra i dieci e i dodici ospiti, guidati dalla presenza di educatori che fungono da adulti di riferimento”.
All’interno di questa comunità sarà assicurata l’accoglienza e la cura dei minori, il loro inserimento in attività educative e di partecipazione alla vita quotidiana. “L’idea principale è quella di creare una forte comunicazioni tra gli spazi, sia interni che esterni e a questo scopo bene si adatta la morfologia della pianta, fatta soprattutto di ambienti passanti e comunicanti tra di loro - prosegue l’assessore Tedesco -. Anche la pianta centrale dell’intero complesso va incontro all’esigenza di creare una situazione di ‘familiarità’ e non di dispersione, dove, attorno a un nodo principale rappresentato dal cortile centrale, si sviluppano i fabbricati. La comunità educativa assicura accoglienza e cura dei minori, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità ed organizzazione della vita alla stregua di quanto avviene nel normale clima familiare, coinvolgimento dei minori in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana come momento a forte valenza educativa, stesura di progetti educativi individualizzati, gestione delle emergenze, socializzazione e animazione. La comunità deve assicurare il mantenimento, l’educazione, l’istruzione di ogni minore affidato, tenendo conto delle indicazioni della famiglia, del servizio sociale, delle prescrizioni eventualmente stabilite dall’autorità affidante”.
“Questa amministrazione, ancora una volta, è stata in grado di richiamare, a costo zero per le casse comunali, investimenti che vanno nella direzione dello sviluppo e dell’occupazione per il nostro territorio - conclude l’assessore Tedesco -. Infatti, dal punto di vista occupazionale questa struttura sarà in grado di determinare sul territorio almeno dieci posti di lavoro tra educatori ed ausiliari, oltre quelli occupati per i servizi e le manutenzioni”.
