TRINITAPOLI

sabato 1 febbraio 2014

Dissesto, dibattito in Consiglio. Tedesco alle opposizioni: “Necessario un confronto corretto”





TRINITAPOLI - È stato caratterizzato da 7 ore di polemiche il dibattito in consiglio comunale sul deliberato della sezione regionale della Corte dei Conti, che ha accertato la congruità del piano di rientro, adottato e aggiornato dal Comune di Trinitapoli, quale prima misura correttiva e necessaria ad evitare che si realizzi la condizione di dissesto finanziario, annunciando, allo stesso tempo, un costante monitoraggio, fino al 2015, per la verifica, ogni sei mesi, degli effetti delle misure adottate, nonché di quelle da adottarsi per superare il ricorso continuo ad anticipazioni di tesoreria.

La Corte dei Conti, nel marzo 2013, al fine di evitare il dissesto finanziario, aveva chiesto l’adozione di un piano di rientro dalla situazione debitoria, quale misura correttiva a porre rimedio all’accertato stato di squilibrio che emergeva dalla contemporanea presenza, alla data del 31/12/2012, di una massa passiva di 1.377.009,54 euro e dall’assenza di liquidità nelle casse dell’ente, che utilizzava oltre la misura consentita l’anticipazione di tesoreria, in considerazione dell’impiego di fondi vincolati per finanziare spese correnti pari a 713.724.28 euro e dell’utilizzo di 1.499.263,30 euro, quale anticipazione per impieghi correnti. Da tali risultati, si evidenziava uno squilibrio complessivo di cassa di 2.212.987,58 euro e l’accertamento del superamento del limite dell’anticipazione di tesoreria per l’importo di 263.481,14 euro. Ciò induceva la Corte dei Conti a ritenere lo squilibrio contabile, non di natura transitoria ma strutturale, in quanto l’anticipazione di tesoreria sarebbe stata utilizzata ininterrottamente, nel periodo in esame (dal 2007 al 2012). Della deliberazione della magistratura contabile, spiegata e motivata in una trentina di pagine, è stata data lettura in aula dal presidente del consiglio comunale Mino Albore. Al termine, mentre i consiglieri di opposizione si riservavano di intervenire sull’argomento nel prossimo consiglio con un ordine del giorno, la maggioranza preferiva intervenire per stigmatizzare l’atteggiamento degli avversari politici che - secondo il vice sindaco Andrea Minervino - avevano “tifato” per una bocciatura da parte della Corte dei Conti.

“L’opposizione - ha affermato Giuseppe Brandi (Pd) - respinge l’attacco preventivo, perché non ha mai strumentalizzato il piano. Anzi, ha ricercato una fattiva collaborazione proponendone uno proprio e ora viene ripagata con dichiarazioni provocatorie e di autoesaltazione?”.

A tentare di riprendere il filo del confronto costruttivo è stato l’assessore Giustino Tedesco, il quale ha lanciato un appello alle minoranze invitandole “a dare una mano reale attraverso un confronto corretto”. Infine, rivolto all’intero consiglio, ha ammonito che “le rotture a tutti i costi non fanno bene a nessuno”.

“Il pericolo di dissesto - spiega il sindaco Francesco di Feo - aveva generato pressioni psicologiche in quanto avrebbe significato non solo un fallimento amministrativo, ma comportato pesanti conseguenze sul piano personale e professionale”.


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