TRINITAPOLI - Non vanno giù ai consiglieri di maggioranza di Trinitapoli le accuse gratuite piovute negli ultimi giorni dalla minoranza rispetto al lavoro svolto negli ultimi mesi fatto per evitare il dissesto del comune. Il capogruppo di Rinascita Trinitapolese, Cosimo Derosa, è intervenuto per difendere la maggioranza dagli strali lanciati dalle opposizioni.
“Demagogia allo stato puro. Il populismo fatto sulla questione dei servizi sociali è vergognoso - ha spiegato il consigliere -. Bastava informarsi per capire che tutto dipende dal trasferimento dell’ufficio di piano da Margherita a San Ferdinando e dalla Regione che deve trasferire i fondi al nuovo ufficio. Una cantonata assurda, che serve solo per gettare benzina sul fuoco in un momento così difficile. I fiumi di parole nei molteplici comunicati della minoranza non hanno un solo accenno ai debiti fuori bilancio. Oltre, 400mila euro pagati nel 2013 e tutti tagliati alla spesa corrente e ai servizi della nostra città”.
Proprio sulla questione debiti fuori bilancio il capogruppo Derosa aveva evidenziato negli scorsi mesi come quelle somme potevano essere pagate negli esercizi precedenti. “Nessuno di quei debiti appartiene alla nostra amministrazione - ha spiegato il consigliere del gruppo di Rinascita Trinitapolese -. Quando ho parlato di “zavorra” certamente non mi riferivo al lavoro svolto dai professionisti, ma a tutti quei debiti ereditati dal passato che questa amministrazione sta pagando e continuerà pagare. È assurdo, un taglio alla spesa corrente di oltre 400mila euro, in soldoni equivale interamente all’aumento dell’Imu sulla prima casa. I cittadini devono sapere che il risanamento del comune servirà a non nascondere, come si è fatto in passato, la polvere sotto il tappeto. Tutto questo con una riduzione del 60% dei trasferimenti statali, che stanno mettendo in ginocchio i comuni di tutta Italia”.
Le richieste della Corte dei Conti e l’ombra del dissesto hanno portato l’amministrazione comunale di Trinitapoli a realizzare una vera e propria operazione verità. “Nel 2013 sono stati ricostituiti tutti i fondi vincolati (oltre 1milione e 800mila euro), pagati 2milioni di euro di mutui, abbattuta buona parte dell’anticipazione di cassa ed evidenziate tutte le criticità del nostro bilancio alla corte dei conti - ha spiegato Derosa -. Non sappiamo ancora se tutto questo basterà ad evitare il dissesto, ma sicuramente c’è stato l’impegno e il lavoro di questa amministrazione, del sindaco e dell’assessore al bilancio per riuscire a sistemare le cose. Non è semplice fare scelte impopolari per riuscire a risanare, speriamo che la Corte dei Conti alla fine metta in conto che questa amministrazione ha fatto di tutto per evitare il default”.
Sulle accuse della minoranza Derosa non fa tanti giri di parole: “La loro campagna elettorale non è mai terminata dal 2011 ad oggi, in questi 2 anni e mezzo hanno soltanto urlato alla luna e tentato di ostacolare con tutti i mezzi possibili il processo democratico del nostro paese - ha concluso il consigliere di Rinascita Trinitapoelse -. Hanno il chiaro obiettivo di tornare alle cattive abitudini del passato, di una spesa pubblica generosa per comprare il consenso e affossare l’Ente e di conseguenza ogni cittadino e le future generazioni”.
Comunicato stampa Comune di Trinitapoli
“Demagogia allo stato puro. Il populismo fatto sulla questione dei servizi sociali è vergognoso - ha spiegato il consigliere -. Bastava informarsi per capire che tutto dipende dal trasferimento dell’ufficio di piano da Margherita a San Ferdinando e dalla Regione che deve trasferire i fondi al nuovo ufficio. Una cantonata assurda, che serve solo per gettare benzina sul fuoco in un momento così difficile. I fiumi di parole nei molteplici comunicati della minoranza non hanno un solo accenno ai debiti fuori bilancio. Oltre, 400mila euro pagati nel 2013 e tutti tagliati alla spesa corrente e ai servizi della nostra città”.
Proprio sulla questione debiti fuori bilancio il capogruppo Derosa aveva evidenziato negli scorsi mesi come quelle somme potevano essere pagate negli esercizi precedenti. “Nessuno di quei debiti appartiene alla nostra amministrazione - ha spiegato il consigliere del gruppo di Rinascita Trinitapolese -. Quando ho parlato di “zavorra” certamente non mi riferivo al lavoro svolto dai professionisti, ma a tutti quei debiti ereditati dal passato che questa amministrazione sta pagando e continuerà pagare. È assurdo, un taglio alla spesa corrente di oltre 400mila euro, in soldoni equivale interamente all’aumento dell’Imu sulla prima casa. I cittadini devono sapere che il risanamento del comune servirà a non nascondere, come si è fatto in passato, la polvere sotto il tappeto. Tutto questo con una riduzione del 60% dei trasferimenti statali, che stanno mettendo in ginocchio i comuni di tutta Italia”.
Le richieste della Corte dei Conti e l’ombra del dissesto hanno portato l’amministrazione comunale di Trinitapoli a realizzare una vera e propria operazione verità. “Nel 2013 sono stati ricostituiti tutti i fondi vincolati (oltre 1milione e 800mila euro), pagati 2milioni di euro di mutui, abbattuta buona parte dell’anticipazione di cassa ed evidenziate tutte le criticità del nostro bilancio alla corte dei conti - ha spiegato Derosa -. Non sappiamo ancora se tutto questo basterà ad evitare il dissesto, ma sicuramente c’è stato l’impegno e il lavoro di questa amministrazione, del sindaco e dell’assessore al bilancio per riuscire a sistemare le cose. Non è semplice fare scelte impopolari per riuscire a risanare, speriamo che la Corte dei Conti alla fine metta in conto che questa amministrazione ha fatto di tutto per evitare il default”.
Sulle accuse della minoranza Derosa non fa tanti giri di parole: “La loro campagna elettorale non è mai terminata dal 2011 ad oggi, in questi 2 anni e mezzo hanno soltanto urlato alla luna e tentato di ostacolare con tutti i mezzi possibili il processo democratico del nostro paese - ha concluso il consigliere di Rinascita Trinitapoelse -. Hanno il chiaro obiettivo di tornare alle cattive abitudini del passato, di una spesa pubblica generosa per comprare il consenso e affossare l’Ente e di conseguenza ogni cittadino e le future generazioni”.
Comunicato stampa Comune di Trinitapoli
