TRINITAPOLI - Il comune di Trinitapoli ha evitato il dissesto. La Corte dei Conti della Puglia si è pronunciata in merito al piano di rientro presentato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Francesco di Feo, lo scorso luglio ed ha ritenuto congrua la manovra finanziaria.
Con delibera n. 5/PRSP/2014 (leggi) la sezione regionale di controllo per la Puglia si è espressa in seguito all’udienza dello scorso 19 dicembre 2013: “La sezione regionale di controllo per la Puglia, nell’esercizio delle funzioni conferite dall’art. 6 comma 2, del D. Lgs n. 149/2011 e dell’art. 148 – bis del D. Lgs n. 267/2000, accertata la congruità del piano di rientro adottato e aggiornato dal Comune di Trinitapoli (BT), quale prima misura correttiva necessaria ad evitare che si realizzi la condizione di dissesto finanziario - recita il dispositivo protocollato ieri a Trinitapoli -. Rinvia la verifica degli effetti delle misure correttive adottate, nonché di quelle da adottarsi per superare il ricorso continuo ad anticipazioni di tesoreria, alle date previste per il monitoraggio”. La manovra sarà monitorata ogni sei mesi per vedere gli effetti, entro il 31 dicembre del 2015 bisognerà azzerare il ricorso all’anticipazione di tesoreria.
Soddisfatto il sindaco Francesco di Feo:“Ringrazio tutti i miei cittadini - ha esordito -. È grazie allo sforzo di tutti che si è riusciti ad ottenere questo risultato, che non è un punto d’arrivo ma è l’avvio di un percorso nuovo per la nostra città. Senza grandi trionfalismi bisognerà lavorare e proseguire sulla strada intrapresa. Il 2013 è stato un anno molto duro, difficile da vivere, perché non è mai semplice aumentare le tasse per evitare il dissesto e trovarti nel pieno di polemiche a volte assurde. La sentenza della Corte dei Conti è chiara: nessun altra manovra sarebbe stata accettata, perché per garantire la liquidità immediata bisognava solo adeguare le aliquote IMU alla situazione debitoria disastrosa ereditata dal passato. C’è un passaggio che boccia la vendita degli immobili, perché non quantificabile al momento della presentazione del piano. Nessuna aleatorietà sarebbe stata tollerata, bisognava intervenire con fermezza. L’ho detto più volte durante la presentazione del piano: la medicina è amara ma servirà per guarire dalla malattia ereditata dal modo di gestire sbagliato del passato. Solo un folle potrebbe pensare che una massa passiva di oltre cinque milioni di euro di debito potesse essere creata in pochi mesi. C’è stato un lavoro certosino per riuscire a far emergere tutti i debiti vetusti, un’operazione verità sui fondi vincolati e sui residui attivi. Tutto questo è servito alla sezione di controllo per riuscire ad emettere un giudizio positivo che premia il nostro lavoro, quello dei dirigenti e lo sforzo della città”.
Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco le dichiarazioni dell’assessore al bilancio Nicoletta Ortix: “È stata riconosciuta la bontà della nostra manovra rispetto alla ricostituzione per intero dei fondi vincolati - ha spiegato durante la conferenza stampa l’assessore -. Per noi è stato molto doloroso aumentare le aliquote IMU al massimo, non è semplice farlo in questo periodo particolare. I primi che bisogna ringraziare sono i cittadini di Trinitapoli, perché è grazie al loro sforzo che si è riusciti a raggiungere buona parte degli obiettivi richiesti dalla sezione di controllo della Corte dei Conti”.
La manovra “lacrime e sangue” proposta a luglio e votata solo dai consiglieri di maggioranza prevedeva l’innalzamento delle aliquote IMU a garanzia del rientro dalla massa passiva, che all’epoca ammontava ad oltre 5 milioni di euro. Inoltre, la Corte dei Conti aveva evidenziato tutta una serie di problematiche legate ai debiti fuori bilancio e al ricorso dell’anticipazione di tesoreria ininterrottamente dal 2007 al 31 dicembre 2012. “Non abbiamo avuto grossa scelta: per riuscire a rientrare in tre anni dalla situazione disastrosa dovevamo aumentare le tasse - ha proseguito l’assessore Ortix -. Altre ipotesi avrebbero comunque provocato ritardi nella ricomposizione dei fondi vincolati e nella copertura dei debiti. Non ci scordiamo l’approvazione dei debiti fuori bilancio nell’ultimo consiglio comunale per oltre 400mila euro. Bisogna ringraziare i dirigenti per quello che hanno fatto, è stato un grande lavoro di squadra, che ha permesso alla città di Trinitapoli di evitare l’onta del dissesto. Non dimenticherò mai l’ansia dei giorni della redazione del piano di rientro e la grande abnegazione al lavoro da parte di tutti”.
Da un lato l’aumento delle aliquote IMU, dall’altro tutta una serie di iniziative che l’amministrazione ha posto in essere per riuscire a ritrovare la liquidità. “Bisognava per forza lavorare su due binari per riuscire ad ottenere il massimo risultato - ha concluso l’assessore al bilancio, Ortix -. Continueremo a farlo nei prossimi mesi per riuscire a superare le prossime verifiche. Quello che abbiamo compiuto è il primo passo, ora bisognerà garantire serietà alla Corte dei Conti, soprattutto, per quanto riguarda l’anticipazione di tesoreria”.
Infine, si attende solo l’ufficialità da parte della tesoreria, ma al 31 dicembre 2013, per la prima volta dal 2007, il Comune di Trinitapoli sarebbe uscito dall’anticipazione di tesoreria.
Comunicato stampa Comune di Trinitapoli
Con delibera n. 5/PRSP/2014 (leggi) la sezione regionale di controllo per la Puglia si è espressa in seguito all’udienza dello scorso 19 dicembre 2013: “La sezione regionale di controllo per la Puglia, nell’esercizio delle funzioni conferite dall’art. 6 comma 2, del D. Lgs n. 149/2011 e dell’art. 148 – bis del D. Lgs n. 267/2000, accertata la congruità del piano di rientro adottato e aggiornato dal Comune di Trinitapoli (BT), quale prima misura correttiva necessaria ad evitare che si realizzi la condizione di dissesto finanziario - recita il dispositivo protocollato ieri a Trinitapoli -. Rinvia la verifica degli effetti delle misure correttive adottate, nonché di quelle da adottarsi per superare il ricorso continuo ad anticipazioni di tesoreria, alle date previste per il monitoraggio”. La manovra sarà monitorata ogni sei mesi per vedere gli effetti, entro il 31 dicembre del 2015 bisognerà azzerare il ricorso all’anticipazione di tesoreria.
Soddisfatto il sindaco Francesco di Feo:“Ringrazio tutti i miei cittadini - ha esordito -. È grazie allo sforzo di tutti che si è riusciti ad ottenere questo risultato, che non è un punto d’arrivo ma è l’avvio di un percorso nuovo per la nostra città. Senza grandi trionfalismi bisognerà lavorare e proseguire sulla strada intrapresa. Il 2013 è stato un anno molto duro, difficile da vivere, perché non è mai semplice aumentare le tasse per evitare il dissesto e trovarti nel pieno di polemiche a volte assurde. La sentenza della Corte dei Conti è chiara: nessun altra manovra sarebbe stata accettata, perché per garantire la liquidità immediata bisognava solo adeguare le aliquote IMU alla situazione debitoria disastrosa ereditata dal passato. C’è un passaggio che boccia la vendita degli immobili, perché non quantificabile al momento della presentazione del piano. Nessuna aleatorietà sarebbe stata tollerata, bisognava intervenire con fermezza. L’ho detto più volte durante la presentazione del piano: la medicina è amara ma servirà per guarire dalla malattia ereditata dal modo di gestire sbagliato del passato. Solo un folle potrebbe pensare che una massa passiva di oltre cinque milioni di euro di debito potesse essere creata in pochi mesi. C’è stato un lavoro certosino per riuscire a far emergere tutti i debiti vetusti, un’operazione verità sui fondi vincolati e sui residui attivi. Tutto questo è servito alla sezione di controllo per riuscire ad emettere un giudizio positivo che premia il nostro lavoro, quello dei dirigenti e lo sforzo della città”.
Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco le dichiarazioni dell’assessore al bilancio Nicoletta Ortix: “È stata riconosciuta la bontà della nostra manovra rispetto alla ricostituzione per intero dei fondi vincolati - ha spiegato durante la conferenza stampa l’assessore -. Per noi è stato molto doloroso aumentare le aliquote IMU al massimo, non è semplice farlo in questo periodo particolare. I primi che bisogna ringraziare sono i cittadini di Trinitapoli, perché è grazie al loro sforzo che si è riusciti a raggiungere buona parte degli obiettivi richiesti dalla sezione di controllo della Corte dei Conti”.
La manovra “lacrime e sangue” proposta a luglio e votata solo dai consiglieri di maggioranza prevedeva l’innalzamento delle aliquote IMU a garanzia del rientro dalla massa passiva, che all’epoca ammontava ad oltre 5 milioni di euro. Inoltre, la Corte dei Conti aveva evidenziato tutta una serie di problematiche legate ai debiti fuori bilancio e al ricorso dell’anticipazione di tesoreria ininterrottamente dal 2007 al 31 dicembre 2012. “Non abbiamo avuto grossa scelta: per riuscire a rientrare in tre anni dalla situazione disastrosa dovevamo aumentare le tasse - ha proseguito l’assessore Ortix -. Altre ipotesi avrebbero comunque provocato ritardi nella ricomposizione dei fondi vincolati e nella copertura dei debiti. Non ci scordiamo l’approvazione dei debiti fuori bilancio nell’ultimo consiglio comunale per oltre 400mila euro. Bisogna ringraziare i dirigenti per quello che hanno fatto, è stato un grande lavoro di squadra, che ha permesso alla città di Trinitapoli di evitare l’onta del dissesto. Non dimenticherò mai l’ansia dei giorni della redazione del piano di rientro e la grande abnegazione al lavoro da parte di tutti”.
Da un lato l’aumento delle aliquote IMU, dall’altro tutta una serie di iniziative che l’amministrazione ha posto in essere per riuscire a ritrovare la liquidità. “Bisognava per forza lavorare su due binari per riuscire ad ottenere il massimo risultato - ha concluso l’assessore al bilancio, Ortix -. Continueremo a farlo nei prossimi mesi per riuscire a superare le prossime verifiche. Quello che abbiamo compiuto è il primo passo, ora bisognerà garantire serietà alla Corte dei Conti, soprattutto, per quanto riguarda l’anticipazione di tesoreria”.
Infine, si attende solo l’ufficialità da parte della tesoreria, ma al 31 dicembre 2013, per la prima volta dal 2007, il Comune di Trinitapoli sarebbe uscito dall’anticipazione di tesoreria.
Comunicato stampa Comune di Trinitapoli
